domenica 9 agosto 2015

Primo giorno - ed è già dramma

Dovrei dire secondo, in quanto sarei arrivato ieri sera ma, data la stanchezza del viaggio, non conviene contarlo...
il viaggio è stato meno stancante del previsto, ma impegnativo. sono partito da venezia venerdì sera e sono giunto a Parigi due ore dopo per il primo scalo. L'aeroporto parigino mi ha cavato l'anima. Nonostante avessi incontrato due ragazzi che avrebbero condiviso con me il volo per Tokyo, mi sono scontrato con un ambiente enorme e caotico. Metti poi 'sti cazzo di francesi che appena sentono che non parli la loro lingua, decidono all'istante di ignorarti o di far finta di non capire. Alla fine ho dovuto chiedere indicazioni per il gate ad un coreano. Un coreano!
Da Parigi è iniziato il viaggio vero e proprio. 10 ore per arrivare a Tokyo. neanche tante, tutto sommato!
A Tokyo mi sono congedato dai miei due compagni di viaggio, per poi prendere il terzo ed ultimo aereo per Fukuoka, dove mi sono poi ricongiunto con il mio amico, il sig.V, che sta qua in Giappone per l'università da 5 mesi.
Partenza da Venezia alle 18,05 di venerdì.
Arrivo a Fukuoka alle 21,00 di sabato (14,00 in italia)

La serata è trascorsa tra birra e chiacchiere, seguita dalla classica notte estiva giapponese: CALDA!

Ed ecco arrivare l'alba del prim...secon...primo giorno in Giappone!
La mattina l'ho passata a letto, come previsto. All'ora di pranzo il sig.V va a lavorare (lavora nella cucina di un ristorante vicino casa) e io inizio ad esplorare il paese (Honjo).
Premessa 1: Il giappone è pieno di reti wifi, peccato che siano quasi tutte protette. La maggior parte di quelle libere necessita una registrazione tramite mail...che non va senza collegamento internet. Pratico no?
Premessa 2: Honjo è un paesino in mezzo alla campagna. Non c'è nulla di nulla!

Uniamo questi due fattori e il risultato è un dramma. Mi sono perso, senza possibilità di ricontattare il sig.V.

Salto la parte dove io cerco di tornare a casa, mentre il sig.V cerca me e arriviamo al punto in cui il sig.V mi tira un calcio nelle palle dopo esserci ritrovati.

Non appena ripresi a respirare, decidiamo di scalare il monte Sarrakura, che offre un piacevole paesaggio del nord del Kyushu. Il problema è stato poi scendere alle 21,00, con la foschia, il buio e gli insetti giganti! Almeno la cena è andata bene...

Conclusione? Inizio tutt'altro che noioso, continuiamo così! (basta evitare di perdersi nuovamente nelle campagne giapponesi...)

Nessun commento:

Posta un commento